Decreto crescita 2019: le misure in arrivo per il settore immobiliare
Il governo è al lavoro sul cosiddetto “decreto crescita” che tra le diverse misure, contiene alcune che riguardano da vicino il settore immobiliare. Vediamo nel dettaglio:
1. Nuove risorse per il Fondo di garanzia per la prima casa
Il rifinanziamento ammonta a 200 milioni nel 2019. La norma prevede la riduzione degli accantonamenti a copertura del rischio passando dal 10% all’8% dell’importo garantito.
2. Bonus per la valorizzazione dell’edilizia
Le imprese di costruzione o di ristrutturazione immobiliare che acquistano e, entro i successivi 10 anni, demoliscono e ricostruiscono l’edificio potranno beneficiare di diversi incentivi: una tantum di 200 euro per l’imposta di registro e le imposte ipotecaria e catastale; possibilità di variazione volumetrica e alienazione rispetto al fabbricato preesistente. Dunque, saranno agevolati con l’applicazione delle imposte di registro, ipotecaria e catastale nella misura fissa di 200 euro ciascuna, i trasferimenti di interi fabbricati a favore di imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare che, entro i successivi dieci anni, provvedano alla loro demolizione e ricostruzione, anche con variazione della volumetria, e alla loro alienazione.
3. Semplificazioni per l’edilizia privata
Da quanto appreso, in linea generale, saranno velocizzate le autorizzazioni della Soprintendenza per gli interventi sui beni culturali di proprietà privata. Previsti anche rimedi alla giurisprudenza “taglia-palazzi” e l’adeguamento del vincolo storico su palazzi con più di 50 anni.
4. Sismabonus
La bozza propone “l’estensione alle zone 2 e 3 del bonus previsto solo per gli edifici in zona 1”.In mancanza di chiare specificazioni, probabilmente, dovrebbe trattarsi dell’agevolazione per l’acquisto di case antisismiche, non di quello per la realizzazione dei lavori di adeguamento o miglioramento antisismico. Quest’ultimo è già attivo per le zone classificate a rischio 1, 2 e 3.
5. Bonus efficienza energetica
l decreto prevede l’equiparazione delle ESCo (impresa in grado di fornire tutti i servizi tecnici, commerciali e finanziari necessari per realizzare un intervento di efficienza energetica) ai proprietari degli immobili. Le ESCo, secondo le intenzioni della norma, potrebbero diventare direttamente titolari della detrazione.
6. Imu sui capannoni
Aumenterà la deducibilità dell’Imu sugli immobili strumentali delle imprese, attualmente fissata al 40%. La bozza non indica però la misura dell’aumento.
(Cit. Idealista.it)